L'Aspromonte, maestoso massiccio calabrese, è un tesoro di biodiversità e bellezza paesaggistica. Ma oltre alla natura incontaminata, questo territorio custodisce un ricco patrimonio archeologico, spesso dimenticato ma di straordinario valore. Un viaggio nell'Aspromonte è un'immersione nella storia millenaria della Calabria, un'esperienza indimenticabile tra sentieri panoramici e vestigia di civiltà antiche. Questo articolo illustra alcuni dei siti più importanti, evidenziando il connubio unico tra storia e natura, un esempio perfetto di turismo sostenibile in Calabria.
L'aspromonte antico: dagli insediamenti preistorici all'età romana
Le ricerche archeologiche nell'Aspromonte hanno rivelato tracce di insediamenti umani che risalgono a diverse epoche, dalla preistoria al periodo romano, testimoniando una storia complessa e stratificata. La geografia impervia, con le sue vette, le sue gole profonde e le sue valli, ha condizionato la distribuzione degli insediamenti, che si sono adattati sapientemente al paesaggio.
Epoche preistoriche:
Scavi in diverse aree dell'Aspromonte hanno portato alla luce numerosi reperti preistorici, databili tra il Neolitico e l'Età del Bronzo. Sono stati ritrovati oltre 500 strumenti litici, principalmente asce e lame in selce, che dimostrano una notevole capacità di lavorazione della pietra. Circa 15 siti rupestri sono stati individuati, suggerendo l'esistenza di insediamenti abitativi e/o rituali. La posizione strategica di questi insediamenti, spesso vicino a sorgenti d'acqua e con una buona visibilità sulla vallata, testimonia una profonda conoscenza dell'ambiente e delle sue risorse da parte delle antiche popolazioni.
Magna grecia e le colonie:
Nonostante la minore evidenza rispetto alle aree costiere, l'influenza della Magna Grecia sull'Aspromonte è testimoniata da alcuni ritrovamenti. La prossimità di città come Reggio Calabria e Locri ha determinato un certo scambio culturale e commerciale, sebbene limitato rispetto alle zone pianeggianti. Sono stati rinvenuti circa 20 frammenti di ceramica greca, datati tra il VI e il V secolo a.C., che suggeriscono contatti sporadici, probabilmente legati al commercio di prodotti agricoli e artigianali. Ulteriori ricerche sono necessarie per chiarire l'entità e la natura di questi contatti.
Periodo romano:
L'occupazione romana dell'Aspromonte ha lasciato tracce evidenti, sebbene in parte ancora da scoprire. La costruzione di strade e acquedotti, elementi cruciali nell'organizzazione del territorio romano, è testimoniata da alcuni resti ancora visibili. L'analisi di questi reperti indica l'utilizzo di tecniche costruttive tipiche dell'epoca romana, con l'impiego di materiali locali come la pietra e il calcestruzzo. Si stima che circa 7 km di strade romane siano state individuate, a testimonianza della volontà di Roma di controllare e sfruttare le risorse di questo territorio montuoso.
Siti archeologici chiave: approfondimento
L'Aspromonte, nonostante le difficoltà di accesso e di conservazione, conserva siti archeologici di notevole interesse. Analizziamo alcuni dei più importanti.
1. sito archeologico di gerace: (coordinate geografiche e mappa)**
Questo sito, situato nei pressi di Gerace, presenta resti di un antico insediamento risalente all'età del bronzo. Sono stati ritrovati numerosi manufatti in pietra e ceramica, nonché tracce di abitazioni. Lo stato di conservazione è buono, grazie alla posizione relativamente protetta. Accessibilità: Il sito è raggiungibile a piedi da Gerace, con un percorso di circa 2 km, di difficoltà medio-bassa. La sua posizione elevata offriva un controllo visivo esteso sulla vallata sottostante.
2. resti di villa romana a [nome località]: (coordinate geografiche e mappa)**
Questo sito ospita i resti di una villa romana, datata al I secolo d.C. I ritrovamenti includono mosaici, frammenti di colonne e parte di un impianto termale. Lo stato di conservazione è parziale, a causa del tempo e delle condizioni climatiche. Accessibilità: Il sito è raggiungibile in auto, con un parcheggio situato a breve distanza. È necessario un permesso speciale per accedere all'area archeologica. La presenza di una sorgente vicina garantiva l'approvvigionamento idrico alla villa.
3. insediamento rupestre di [nome località]: (coordinate geografiche e mappa)**
Situato in una zona rocciosa impervia, questo insediamento rupestre presenta tracce di abitazioni scavate nella roccia, risalenti all'età del ferro. La posizione, strategica e ben difesa, offre una splendida vista panoramica. Lo stato di conservazione è discreto, con alcune parti delle strutture ancora ben visibili. Accessibilità: Il sito è raggiungibile a piedi, con un sentiero di difficoltà medio-alta. La posizione elevata e inaccessibile del sito ha contribuito alla sua protezione nel tempo.
4. necropoli di [nome località]: (coordinate geografiche e mappa)**
Questa necropoli, risalente al periodo romano, contiene numerose tombe a fossa e a incinerazione. Sono stati ritrovati numerosi oggetti funerari, tra cui ceramiche, gioielli e strumenti. Lo stato di conservazione varia, a seconda delle condizioni del terreno. Accessibilità: Il sito è raggiungibile a piedi da un sentiero ben segnalato. L'ubicazione della necropoli, in prossimità di una strada romana, indica una probabile connessione con l'insediamento vicino. Si stima che siano state ritrovate almeno 30 tombe all'interno della necropoli.
- La maggior parte dei siti è raggiungibile a piedi, consigliamo calzature adatte e abbigliamento comodo.
- Controlla sempre le condizioni meteo prima di partire per le escursioni.
- Ricorda di rispettare l'ambiente e di non danneggiare i reperti archeologici.
L'aspromonte oggi: tutela, ricerca e turismo sostenibile
La ricerca archeologica nell'Aspromonte è un lavoro costante, con numerose aree ancora da esplorare. La tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico rappresentano una sfida importante, considerando la dispersione dei siti e le difficoltà di accesso. Le istituzioni e le associazioni stanno investendo nella protezione dei siti, promuovendo la ricerca e incentivando un turismo sostenibile. L'obiettivo è di coniugare la scoperta del patrimonio storico con la fruizione responsabile del territorio, creando un'esperienza turistica autentica e rispettosa dell'ambiente. Il potenziale turistico è notevole: un turismo responsabile e attento alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico può contribuire alla crescita economica delle comunità locali, senza compromettere la fragilità di questo ambiente unico.
- Negli ultimi 5 anni sono stati stanziati oltre 2 milioni di euro per progetti di ricerca e restauro.
- Sono in programma percorsi didattici per scuole e università.
- Si prevede la creazione di un centro di documentazione dedicato all'archeologia dell'Aspromonte.
- Il turismo sostenibile, con percorsi naturalistici e visite guidate, sta diventando un'importante fonte di reddito per le comunità locali.
L'esplorazione dei siti archeologici dell'Aspromonte offre un'esperienza unica, un viaggio nel tempo che si fonde armoniosamente con la bellezza selvaggia della natura. Un invito a scoprire un tesoro nascosto, un patrimonio da preservare e valorizzare per le generazioni future.